ALLEVATORE DI FORMAGGI

Allevatori storici di formaggi

Nel 1876, il bisnonno Luigi Guffanti ebbe un’intuizione che cambiò per sempre la storia della famiglia: trasformare un’antica miniera d’argento abbandonata in Valganna, Varese, nel luogo perfetto per stagionare ed allevare i formaggi erborinati. Questo ambiente unico, con temperatura ed umidità costanti, si rivelò l’alleato segreto per risaltare al meglio un formaggio unico. Il successo fu tale che, già agli inizi del ‘900, i suoi figli Carlo e Mario esportavano i formaggi Guffanti fino in mercati lontani come l’Argentina e la California, seguendo le rotte dell’emigrazione italiana.

Oggi, a cinque generazioni di distanza, la famiglia Guffanti Fiori continua a custodire gelosamente questa tradizione, fondata sulla massima attenzione alla qualità artigianale e una passione ineguagliabile nell’allevare i formaggi. L’esperienza maturata con il Gorgonzola DOP ha aperto la strada a un’arte che oggi abbraccia una vasta gamma di formaggi: dalle Tome degli alpeggi ossolani al Parmigiano Reggiano DOP, fino alle eccellenze casearie di Francia, Inghilterra, Spagna, Svizzera, Portogallo e oltre.

Tutto ha avuto inizio in quella miniera d’argento, che da luogo di estrazione di metalli preziosi si è trasformata in un vero e proprio tesoro dedicato al latte, un simbolo della nostra continua ricerca dell’eccellenza.

Allevatori storici di formaggi

Quando il bisnonno Luigi Guffanti, nel 1876, iniziò a stagionare il Gorgonzola, la sua intuizione geniale fu l’acquisto di una miniera d’argento abbandonata in Valganna, in provincia di Varese.

Là sotto, a temperatura e umidità costante tutto l’anno, il formaggio maturava talmente bene che Luigi non tardò a conquistare i mercati: i suoi figli Carlo e Mario, all’inizio del Novecento, esportavano fino in Argentina e in California, terre di emigrazione piemontese e lombarda.

Massima attenzione alla qualità artigianale del prodotto caseario, passione per una accurata affinatura costituiscono la tradizione che la famiglia Guffanti Fiori si tramanda gelosamente da cinque generazioni.

L’esperienza accumulata sul Gorgonzola è stata via via trasferita alle Tome degli alpeggi ossolani, al Parmigiano Reggiano, a tutti i formaggi italiani e a quelli francesi, inglesi, spagnoli, svizzeri, portoghesi…

All’origine di tutto, una vecchia miniera d’argento abbandonata che, a un certo punto, cominciò a produrre un altro bene prezioso derivato dal latte.

Alla scoperta del mondo Guffanti

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La famiglia Guffanti Fiori

Dal 1876, ad Arona, la famiglia Guffanti Fiori non si limita a “stagionare” formaggi: li alleva, con una dedizione che ha attraversato cinque generazioni. Carlo Guffanti Fiori, insieme alla sorella Luisa ed ai figli Giovanni e Davide, porta avanti un’eredità iniziata dal capostipite Luigi.

La storia dei Guffanti è un’odissea di intuizione e coraggio. Luigi non solo fondò la storica cantina di Arona, ricavata da un antico bastione militare, ma aprì anche la strada all’espansione. Con i suoi figli Carlo e Mario, i formaggi Guffanti seguirono le rotte degli emigranti italiani verso l’America, conquistando nuovi mercati. Dal Gorgonzola DOP alle tome ossolane, dal Parmigiano Reggiano DOP alle eccellenze europee, la visione dei Guffanti ha sempre anticipato le tendenze, portando il gusto autentico delle Alpi italiane sulle tavole di tutto il mondo.

Oggi ad Arona, Carlo, Luisa, Giovanni e Davide elevano l’arte dell’allevamento di formaggi ad una vera e propria scienza. La cantina diventa un secondo terroir, un ambiente dinamico dove ogni forma rinasce. Qui, la profonda conoscenza dei casari, il rispetto per gli animali e la natura incontaminata si fondono con la maestria nel gestire microclima e flora batterica. I formaggi Guffanti sono trattati come “puledri di razza”, allevati con metodologie precise: tempo, spazzolature, oliature, strofinature e rivoltamenti ad hoc, che ne esaltano ogni sfumatura di sapore.

Pronipote di Luigi e co-autore della celebre “bibbia” casearia Formaggi italiani, Carlo Guffanti Fiori ha compiuto un salto audace: da brillante ricercatore di microeconomia alla Bocconi a custode di un sapere millenario. La sua scelta, dettata da una passione incontenibile, è un inno alla concretezza dei rapporti umani e alla ricchezza del mondo caseario. Come lui stesso afferma: «Guardando le mie forme vedo natura, animali, uomini, scienza e storia». Questa visione profonda, unita a competenze manageriali d’eccellenza, ha trasformato Guffanti in un’azienda poliedrica, innovativa e leader nel settore.

Carlo, Luisa, Giovanni e Davide gestiscono ogni aspetto dell’azienda, dalla ricerca alla selezione dei formaggi, mettendo a frutto un patrimonio inestimabile di conoscenze. Guffanti è oggi un punto di riferimento per i consumatori più esigenti, alla ricerca della tipicità e dell’artigianalità nel mondo dei formaggi. L’azienda ha esteso la sua influenza ben oltre i confini nazionali, raggiungendo mercati come USA, Hong Kong, Giappone, Australia, Nuova Zelanda, India ed Emirati Arabi. Sul palcoscenico dell’enogastronomia globale, Guffanti è oggi un ambasciatore delle tradizioni e delle eccellenze artigianali italiane.

Ciò che distingue Guffanti è l’entusiasmo e l’attaccamento genuino alle piccole realtà produttive, un valore che trascende il mero tornaconto economico. Questa “passione” è la vera arma di marketing in un mercato dominato da grandi numeri e da una competitività esasperata. L’impegno e la dedizione della famiglia Guffanti Fiori non solo garantiscono la qualità e l’eccellenza dei formaggi che si trovano nelle cantine di Arona, ma contribuiscono anche a valorizzare un intero mondo di tradizioni.

La famiglia Guffanti Fiori

È una famiglia cementata dal caglio quella che dal 1876 ALLEVA i suoi formaggi ad Arona, in provincia di Novara: Carlo Guffanti Fiori, i figli Giovanni e Davide ne rappresentano la quarta e la quinta generazione.

Il capostipite si chiamava Luigi ed iniziò la propria attività rilevando una miniera d’argento abbandonata in Valganna, nella quale stagionare i primi formaggi. Fu lui a fondare anche la cantina di Arona sotto un bastione delle mura cittadine, in uno spazio inizialmente destinato ad usi militari e riconvertito con l’inventiva di un rabdomante. Con i suoi figli Carlo e Mario, i formaggi Guffanti iniziarono a calcare le orme degli emigranti lombardi e piemontesi, che all’inizio del Novecento andavano affluendo verso l’America. Nuovi mercati per nuovi prodotti, perché la frontiera dal Gorgonzola si stava spostando alla conquista delle tome degli alpeggi ossolani e del Parmigiano Reggiano, fino a ghermire in tempi recenti le tipologie più pregiate provenienti dai mercati europei.

Allevatori di formaggi, oggi Carlo, Giovanni e Davide gestiscono l’evoluzione del proprio formaggio in un nuovo spazio ad Arona: qui la cantina è un secondo terroir, l’affinamento una fase di rinascita. Perché alle spalle di un grande prodotto c’è la conoscenza di casari, animali e paesaggi incontaminati, ma anche la familiarità con il microclima, la flora batterica e le trasformazioni naturali, che solo l’affinatore è in grado di padroneggiare. I formaggi sono puledri di razza da “allevare” in base a una metodologia fatta di tempo, spazzolature, oliature, strofinature e rivoltamenti ad hoc.

Pronipote di Luigi e zio di Giacomo (autore della bibbia della casearia Formaggi italiani), Carlo è stato un brillante ricercatore di microeconomia alla Bocconi prima di fare ritorno alla via lattea: «Avevo vinto un concorso universitario, hanno richiesto la mia presenza a tempo pieno e ho dovuto scegliere. L’ho fatto seguendo la passione per un mondo che mi pareva ricchissimo di rapporti umani, più concreto delle cifre di un bilancio. Perché guardando le mie forme vedo natura, animali, uomini, scienza e storia». Un pathos che non gli ha impedito di mettere a frutto le conoscenze manageriali pregresse, facendo della Guffanti un’azienda poliedrica, innovativa e vincente.

Carlo Guffanti Fiori ed i figli Giovanni e Davide sono i responsabile dell’intera gestione aziendale e del delicato processo di ricerca e selezione dei formaggi.

In questa posizione si occupano di tutti gli aspetti della vita aziendale mettendo a profitto il cospicuo patrimonio di conoscenze e di professionalità sviluppato negli anni.

L’azienda diventa così, via via, il punto di riferimento di consumatori attenti alla ricerca della tipicità nel mondo dei formaggi artigianali, in un contesto territoriale sempre più vasto che abbraccia oggi l’Italia, parte dell’Europa e diverse realtà extraeuropee (USA, Hong Kong, Giappone, Australia e Nuova Zelanda, India ed Emirati Arabi). Si può dire che un’azienda come Guffanti si presenta oggi, sul palcoscenico dell’enogastronomia italiana, come un piccolo ma agguerrito ambasciatore delle nostre tradizioni e delle nostre specificità artigianali.

Questo risultato è da ascrivere soprattutto alla testimonianza che quotidianamente viene resa in termini di entusiasmo ed attaccamento al mondo delle piccole realtà produttive anche al di là del semplice tornaconto economico.

Questa “passione” è la vera arma di marketing di Guffanti in un mondo tutto teso ai grandi numeri ed alla competitività esasperata anche a detrimento delle caratteristiche tipiche dei prodotti. È per queste ragioni che Carlo e Giovanni Guffanti Fiori vengono spesso chiamati a rendere le proprie testimonianze in programmi radio-televisivi in onda sulle reti nazionali o in articoli e inchieste sulla stampa nazionale, specializzata e non, oppure a tenere seminari sul formaggio in ambienti di grande qualificazione professionale (rivolti ad esempio a chef stranieri che vengono a istruirsi in Italia), oppure ancora divengono destinatari di riconoscimenti da parte di chi valorizza il mondo delle tradizioni.

"IL DOTTORE": Carlo Guffanti Fiori

La storia di Carlo Guffanti Fiori è un viaggio affascinante che lo ha portato dalle aule universitarie, dove si dedicava alla microeconomia, al cuore pulsante del gusto italiano, diventando un punto di riferimento nella ricerca e nell’allevamento dei formaggi. Tutto è iniziato negli anni Settanta, con la necessità di gestire lo storico negozio di Via Liberazione ad Arona, una responsabilità che ha presto acceso in lui una passione inarrestabile per il mondo caseario.

Questa dedizione lo ha spinto a raggiungere traguardi di prestigio internazionale. Carlo fa parte della CONFRERIE des CHEVALIERS du TASTE FROMAGE DE FRANCE, con il ruolo di Grand Officier. Il celebre Pierre Androuet lo ha citato nel suo “DICTIONNAIRE DES FROMAGES FRANÇAIS”, riconoscendolo come una figura chiave per il mondo dei formaggi in Italia.

Carlo è membro attivo e rispettato della “Guilde Internationale des Fromagers” e della “Confraternita di San Lucio”, e la sua esperienza è costantemente richiesta come giudice in importanti concorsi caseari internazionali. La sua competenza è riconosciuta anche dalla sua partecipazione attiva all’ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Formaggi) e all’ANFOSC (Associazione Nazionale Formaggi Sotto il Cielo).

La sua visione, la sua passione e la sua profonda conoscenza hanno ispirato e guidato la creazione del libro  “FORMAGGI ITALIANI” un’opera pionieristica e il primo vero repertorio fotografico e tecnico del patrimonio caseario italiano. Questo volume è stato inizialmente pubblicato nel 1999 e poi rivisto, aggiornato e ristampato nel 2016 in occasione del 140° anniversario della Luigi Guffanti.

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